IL NUOVO CDA SI PRESENTA

Carissimi soci, lavoratori, volontari e amici,

è gennaio, ognuno di noi auspica che questo sia veramente un buon anno nuovo, e non c’è occasione migliore per presentarvi anche in questa sede il nuovo consiglio d’amministrazione della Cooperativa Samuele.

Io sono Veronica Sommadossi, la nuova presidente della cooperativa. Lavoro nel sociale come libera professionista, mi occupo di lavoro di comunità e progettazione sociale. Lavoro soprattutto con gli enti pubblici, i servizi sociali territoriali e le realtà del terzo settore sia in Trentino che fuori regione. Vi ho sempre conosciuti come cliente – nell’acquistare degli ottimi regali di compleanno ad Artelier e gustare i vostri pranzi durante formazioni e conferenze. In questi ultimi mesi ho avuto l’onore di conoscervi più da vicino e ora, di essere la presidente della cooperativa.

Ciao, sono Enzo Mescalchin, il nuovo vicepresidente. Ho 65 anni, sono agronomo, mi occupo di agricoltura biologica e ho lavorato alla Fondazione Mach di S. Michele. Ho avuto alcune esperienze di volontariato tra le quali una in Bosnia con l’Associazione di solidarietà internazionale Progetto Prijedor. Finora mi sono interessato all’attività della cooperativa Samuele limitatamente al settore agricolo, ora conto di poter cooperare ai diversi progetti formativi.

Danilo Castelli, laureato in Sociologia, da sempre mi appassiona il mondo del lavoro e allora ho fatto della mia passione il mio lavoro! Gestisco progetti formativi che hanno come scopo soprattutto l’obiettivo di aiutare le persone a professionalizzarsi e aggiornare le proprie competenze. Nella mia vita professionale ho lavorato nel sociale, nella scuola e, soprattutto, nella formazione continua. Lavoro in Trentino Social Tank, dove sono il socio responsabile della progettazione e LinkedIn trainer.

Ciao. Sono Samuele Liberato, lavoro nella cooperativa dal 2014, mi occupo di progettazione, insegnamento e coordinamento di corsi di alfabetizzazione e italiano L2. Questo è il mio secondo mandato come consigliere nel CdA. Consapevole delle responsabilità che il ruolo comporta, ringrazio tutti/e per avermi dato di nuovo la possibilità di apportare il mio contributo alla cooperativa.

Ciao! Sono Giulia Vettori, sono arrivata a Samuele tramite il servizio civile fatto a Villa S. Ignazio ormai 14 anni fa. Da allora ho continuato a lavorare per la cooperativa, con delle pause più o meno lunghe. Ora sono la referente di alcuni progetti FSE. Ho due figli e vivo vicino a Pergine. Sono molto contenta di far parte di questo gruppo di lavoro a disposizione della cooperativa, lo vedo come un’opportunità di crescita e di scambio di saperi, che punta al bene e alla continuità della mission di Samuele.

Ciao! Sono Roberta Muraro e sono la coordinatrice e responsabile sociale della Cooperativa sociale Forchetta&Rastrello, che si occupa di inserimenti lavorativi di persone in stato di svantaggio o fragilità. Credo che far parte del Consiglio di Amministrazione della Cooperativa sarà per me fonte di stimoli e crescita personale e professionale. Il mio auspicio è di poter contribuire allo sviluppo della filiera tra Cooperativa Samuele e Cooperativa Forchetta&Rastrello, dando così maggiori opportunità ai corsisti di potersi sperimentare in vari ambiti e mansioni.

Ciao! Sono Sara Andreatta, educatrice e counsellor, lavoro per la cooperativa Villa S.Ignazio. Collaboro da qualche anno con la Coop. Samuele nell’ambito dei progetti di Servizio Civile che condividiamo con Villa, prendo quotidianamente un caffè medio-lungo al BarNaut e sono cliente critica della “Botega”. Mi sono candidata per il CdA perché sono curiosa di avvicinare la creatività e la capacità di reinventarsi di Samuele e vorrei provare a dare il mio contributo consapevole dei tempi difficili che stiamo vivendo.

Siamo al lavoro da pochi mesi in un periodo storico che, non serve dirlo, è particolarmente complesso. Quella situazione di incertezza che doveva essere una breve parentesi temporale è oggi una costante, quotidiana, condizione che si prolunga nel tempo. Non è facile trovare la forza per contrastarla. Il nostro mestiere però, il lavoro sociale, ci regala qualcosa che altri contesti non hanno: noi possiamo vedere l’impatto del nostro lavoro, l’utilità di ciò che facciamo, i cambiamenti positivi che riusciamo a facilitare. E non sono oggetti o prodotti ma persone con le loro storie, le loro vite, i successi e gli insuccessi. Io credo che questo sguardo di scopo sia una delle dimensioni più preziose che abbiamo. Teniamocelo stretto e sono sicura che sarà anche questo un buon anno nuovo!