Quando l’Alternanza Scuola Lavoro diventa un’opportunità di cittadinanza attiva

Semi di ecologia integrale e BeJetzt, vogliamo raccontarvi due progetti sul tema ambientale che ci hanno coinvolto nell’ultimo periodo insieme ad alcuni studenti delle superiori con uno stesso obiettivo: diffondere la cultura della sostenibilità, ambientale e sociale, e collaborare con altri enti del territorio. Due iniziative che hanno visto la partecipazione di una classe terza del Liceo Rosmini e di un gruppo di ragazzi provenienti da diverse scuole del Trentino che attraverso questi progetti hanno svolto parte del proprio percorso di alternanza scuola lavoro.

Il primo, Semi di Ecologia Integrale, un progetto finanziato dalla Fondazione Caritro che abbiamo presentato in collaborazione con: Villa S. Ignazio, che ci ha aiutato a introdurre il concetto di ecologia integrale; il Biodistretto di Trento, per parlare di biodiversità del territorio e sostenibilità in ambito agricolo; il CNCA, per approfondire l’idea di comunità accogliente. Un percorso fatto di momenti formativi teorici ed esperienze concrete di volontariato attivo, che ha coinvolto gli studenti ragionando insieme sulle forti connessioni tra questi due ambiti tematici: sostenibilità ambientale (sperimentata in ambito di agricoltura sociale e della cura degli spazi comuni) e inclusione sociale (all’interno di realtà sociali che promuovono l’inclusione di persone vulnerabili attraverso forme di accoglienza o percorsi di formazione al lavoro).

Soprattutto i percorsi di volontariato – che si sono svolti tra i laboratori di Samuele, Casa Orlando e alcuni punti strategici della città per il gruppo di volontariato ecologico – sono stati particolarmente significativi per i partecipanti: da una parte perché dopo questi due anni di pandemia hanno finalmente potuto vivere insieme un’esperienza significativa che ha migliorato la conoscenza reciproca e la coesione del gruppo classe, dall’altra parte perché hanno potuto sperimentare come la costruzione di modelli alternativi passi necessariamente dall’attivazione personale e dalla collaborazione con gli altri. E come lo sviluppo sostenibile sia strettamente connesso alla capacità di distribuire con giustizia i beni che produce, garantendo inclusione e dignità anche a chi è più fragile.

ragazzi sono stati coinvolti anche nella documentazione delle attività, che hanno potuto presentare in un incontro pubblico conclusivo presso la Bookique, dove gli studenti hanno avuto modo di approfondire la tematica dell’Economia Solidale e conoscere il nuovo mercato di comunità in San Martino.

Il secondo progetto, BEJETZT! Giovani attivi per lo sviluppo sostenibile 2030, ci ha visti invece coinvolti dal Centro Servizi Volontariato insieme ad altre associazioni locali per approfondire insieme ad alcuni gruppi di studenti delle scuole superiori i temi dell’Agenda 2030 nel contesto globale e locale, prima con un breve percorso di formazione su queste tematiche al Centro per la Cooperazione Internazionale e poi con laboratori progettati e realizzati da noi per i partecipanti. Questi i percorsi tematici collegati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile tra i quali gli studenti hanno potuto scegliere: 1) sconfiggere la povertà; 2) salute e benessere; 3) educazione di qualità; 4) ridurre le disuguaglianze; 5) produzione e consumo responsabili, l’obiettivo sul quale abbiamo lavorato come Cooperativa Samuele.

L’obiettivo specifico è stato così trattato con attività laboratoriali mirate a sviluppare il pensiero critico e sistemico per lavorare sul tema nella sua complessità: noi l’abbiamo fatto coinvolgendo i ragazzi in attività interattive – quiz, giochi di ruolo, dibattiti e testimonianze – e abbiamo ragionato sul percorso tematico a tema ambientale collegandolo alle tematiche sociali che affrontiamo nel nostro lavoro quotidiano.

Nei prossimi mesi gli studenti potranno mettere in pratica quanto appreso attraverso esperienze di volontariato all’interno di diverse organizzazioni del territorio, selezionate in base al tema scelto dai ragazzi, e anche qui in Via delle Laste 22 ne accoglieremo alcuni all’interno dei nostri laboratori.

Entrambe le esperienze ci hanno colpito per la capacità dei ragazzi di valorizzare l’altro, anche più fragile, come risorsa e per la maturità dimostrata nell’affrontare la complessità della questione ecologica, incrociando i due approcci al tema della sostenibilità in una visione integrale. E così, ancora una volta, abbiamo sperimentato che l’Alternanza Scuola Lavoro può essere davvero un’esperienza bella e arricchente sia per gli studenti, sia per tutte le realtà coinvolte – quando diventa un’opportunità per scoprire cosa significa essere cittadini attivi.